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Bregamo, 28 ottobre 2018


 




Amatori, che rabbia a Bergamo!
 




 

di Massimo Razore
 




 



Ancora una sconfitta per gli Amatori nel suo primo campionato di serie B, brutta perchè questa volta è venuta da una squadra, il Bergamo 1950, dimostratasi ampiamente alla sua portata.

La causa di questo terzo insuccesso va ricercata nella mancanza di concretezza, infatti i genovesi, nonostante una netta superiorità territoriale, sono andati a segno solo due volte mentre gli avversari hanno raccolto punti in quattro delle loro cinque sortite nella metà campo avversaria.

Sicuramente hanno pesato le due mete subite al primo minuto di entrambe le frazioni di gioco ma alla fine sono state determinanti la meta dubbia seguente ad un mancato controllo del pallone sull’erba bagnata e quella seguente ad un intercetto: due errori pagati a caro prezzo.

Costretta ad attaccare per rimediare al risultato la squadra ha dovuto aprire il gioco ma questa scelta è stata resa difficile dal pallone viscido e dall’erba bagnata, in queste condizioni chi difende ha maggiori chance di successo e così è stato.

A questo occorre aggiungere che i padroni di casa raggiunto il massimo vantaggi hanno pensato soprattutto a rallentare il gioco nelle ruck, sporcando ogni pallone, e commettendo diversi falli di antigioco non adeguatamente puniti dall’arbitro che ha peraltro diretto ottimamente l’incontro.

La mischia, benchè orfana di alcuni titolari, ha retto dignitosamente il confronto mentre quando è stato il momento di concretizzare il massimo sforzo e gli avversari erano alle corde è venuta improvvisamente meno la touche che riusciva a sbagliare su proprio lancio anche senza il contrasto avversario: alla fine si conteranno ben nove errori.

I tre quarti, come detto penalizzati dal campo bagnato, hanno cercato sempre il gioco aperto e di liberare l’uomo in più ma hanno trovato oltre alla difficoltà nel controllo del pallone una difesa sempre attenta e ben piazzata.

Occorre riflettere su questa sconfitta ed analizzarne approfonditamente le cause soprattutto quelle relative ad una sterilità che preoccupa anche in vista del prossimo impegno casalingo contro un lanciato Monferrato anch’esso alla caccia di un posto per la promozione nella massima serie A.

Si spera in settimana di poter recuperare parte dei giocatori tenuti lontano dal rettangolo di gioco a causa di infortuni od impegni di lavoro nota dolente che si riscontra frequentemente nell’ambito delle società dilettantistiche.

Pronti, via ed i padroni di casa vanno in meta: da una mischia sui cinque metri classico “8-9”, apertura sulla chiusa per la solitaria ala che segna una meta non trasformata.

Dopo una timida reazione ospite sono di nuovo gli orobici a trovare la segnatura quando su un innocuo grubber dalla linea dei dieci metri il pallone viene mal controllato dall’estremo ligure e toccato dall’ala oltre la linea di meta: una meta assegnata dal guardialinee in quanto non vista dall’arbitro e per la quale neanche il marcatore aveva esultato.

Trasformazione riuscita e dopo solo 8’ Bergamo si ritrova a condurre l’incontro per 12-0. Una mazzata per chiunque ma non per gli Amatori che si esibiscono in venti minuti di attacchi che non riescono a fare breccia nell’attenta ed ordinata difesa della squadra di casa, alla fine dell’incontro il possesso territoriale sarà purtroppo l’unico dato positivo della trasferta genovese.

Al 28’ il terzo ingresso dei bergamaschi nella metà campo avversaria frutta ancora un calcio non trasformato, ma allo scadere del tempo i padroni di casa, dopo un altro periodo di attacchi azulgrana, ci riprovano e questa volta vanno a segno chiudendo il tempo con un confortante vantaggio.

La possibilità di una rimonta per i liguri non sarebbe una chimera se alla ripresa del gioco anziché liberare il pallone con un calcio touche non provassero una temeraria ripartenza dai propri cinque metri: sull’apertura al largo si materializza l’intercetto dell’ala che segna in mezzo ai pali (22-0).

La rabbiosa reazione dei blaugrana questa volta si concretizza dopo soli due minuti nella meta di Marco Colloca che si inserisce al meglio sull’out destro dello schieramento, la successiva trasformazione porta il punteggio sul 22 a 7.

Gli Amatori ci credono, gli avversari cercano di rallentarli in tutti i modi leciti e non e pagano con un cartellino giallo comminato al loro mediano di apertura. I “lupi di S. Olcese” ne approfittano per andare ancora in meta con Gerli sempre sul fianco sinistro dello schieramento bergamasco: è il 12’ e il tempo per rimontare c’è tutto.

Nei ventotto minuti restanti, tranne una brevissima apparizione casalinga nella metà campo avversaria che frutta però ancora tre punti per indisciplina in ruck, si assiste ad un monologo ospite.

Maglie blaugrana che attaccano e maglie bianche che si difendono strenuamente sempre ben oltre il limite del fuorigioco, i calci di punizione si susseguono ma l’arbitro non se la sente di estrarre altri cartellini e i genovesi rinunciano a calciarli per cercare il bottino grosso che frutterebbe almeno il punto di bonus che purtroppo non arriva.
Al termine solo tanta rabbia.

AMATORI GENOVA: 15 Colloca M.; 14 Falchi (dal 74’ Marshallsay D.); 13 Fossati (dal 74’ Giallorenzo); 12 Filippone; 11 Chindamo (dal 58’ Barabino); 10 Marcellino; 9 Colloca T.; 8 Gargiullo; 7 Rattazzi G. (dal 74’ Sacchini); 6 Barioglio; 5 Gerli; 4 Caruso; 3 Giacobbe; 2 Della Valle; 1 Mastrangelo; All. Marshallsay P.

Mete: 3-2; Punti: 4-0; Touche: Vinte 11 – Perse 9 – Rubate 2; Mischie: Vinte 5 – Perse 0 – Rubate 1
 

 
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