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AMATORI, COL PIACENZA UNA SCONFITTA BUGIARDA | ||||||||||||
Sant'Olcese, 27 gennaio 2019 | di Massimo Razore | |||||||||||
PRECEDENTE | SUCCESSIVO | Un risultato bugiardo quello che si legge sul tabellone posto ai bordi del campo e che condanna oltremisura un buon Amatori al quale il Piacenza, complice anche l’imprecisione nei calci, non lascia neppure il meritatissimo punto di bonus. Se a questo si aggiungono alcune interpretazioni arbitrali al limite del fantasioso sia sulle ostruzioni in occasioni di calci a seguire sia sulla gravità dei falli da punire con espulsioni temporanee e segnature subite su episodi casuali, vincere per la squadra di casa si è rivelata un’impresa al limite dell’impossibile. Non sono bastati ai blau-grana schiaccianti percentuali sia in termine di occupazione di campo che di possesso palla per far propria una partita che li ha visti in vantaggio al termine di un primo tempo nel quale peraltro hanno lasciato sul campo ben cinque punti frutto di una trasformazione ed un calcio di punizione falliti. Nonostante tutte le avversità di giornata i padroni di casa hanno avuto sul finale più di un occasione per ottenere il punto di bonus purtroppo sfumato ma che insieme a quelli lasciati a Sondrio, Rovato e Bergamo potrebbe risultare determinante a fine stagione. Oltre questo aspetto la squadra ha poco da rimproverarsi, ha giocato a viso aperto come sempre, ha difeso bene, ha attaccato con fantasia ed ha segnato due mete molto belle tanto che a fine gara Paul Marshallsay non ha avuto molte parole da spendere nel classico cerchio con i giocatori. Il Piacenza che ha subito per molto tempo il gioco dei genovesi ha saputo sfruttare le poche occasioni concesse capitalizzandole al massimo per poi difendere alla grande complice anche un benevolo atteggiamento del direttore di gara che ha finito per innervosire oltremisura i padroni di casa con il risultato di vanificare tre buone occasioni in attacco a causa di sciocchi falli di reazione. Da sottolineare oggi la prova positiva di Marcellino Tazio, autore di una splendida meta, che spostato dal ruolo di mediano di apertura a quello di secondo centro ha ritrovato una nuova dimensione sollevato dalla responsabilità dei calci sia di spostamento che di punizione. Vantaggio ospite al 7’ al quale gli Amatori rispondono due minuti dopo con un calcio di punizione trasformato da Marco Colloca per il 3-5. Da qui in poi è un monologo dei genovesi che attaccano senza sosta, sbagliando anche un facile calcio, fino a che al 34’ riescono a creare una superiorità al largo che permette a Sacchini di depositare la palla in meta, il palo nega i due punti della trasformazione (8-5); inutili i tentativi di incrementare il punteggio fino alla fine del tempo. La svolta della partita avviene nel primo quarto d’ora della ripresa, quando una serie di mischie giocate nei pressi della linea dei cinque metri nei ventidue degli Amatori, provoca il ripetuto crollo delle prime linee, la causa è difficile valutazione, ma per l’arbitro, che si ostina a rimanere dalla parte opposta al lato incriminato, la colpa è di Panetta che richiamato, viene punito con un cartellino giallo. Entra Zerbetto, la mischia tiene, ma gira, è difficile giudicare se una squadra spinga storta o se l’avversaria ceda volontariamente ma l’arbitro, tra la sorpresa generale, assegna la meta tecnica al Piacenza (8-12). Gli Amatori vedono rosso e si buttano all’attacco ma cinque minuti dopo subiscono la beffa, il tre quarti del Piacenza riparte con il pallone stretto al petto, ma inciampa da solo e cade, così facendo elude il placcaggio avversario e si ritrova libero il mezzo al campo: per lui è un gioco da ragazzi rialzarsi e volare in meta (8-19). Ma non è ancora finita perché i blau-grana ne hanno ancora ed al 19’ vanno in meta con un ottima azione di Marcellino che in slalom supera avversari, rompe placcaggi e schiaccia la palla oltre la linea bianca, Marco Colloca trasforma (15-19). C’è ancora tempo e gli attacchi continuano ma con sempre minore lucidità ed allora sull’unica apparizione del Piacenza nei ventidue di casa una palla che schizza fuori dalla mischia non controllata viene raccolta e schiacciata sul palo dagli avanti ospiti. La partita si chiude con i padroni di casa ancora in avanti alla disperata ricerca del punto di bonus difensivo che però non arriva soprattutto per i falli di reazione e per l’imprecisione del lancio in touche. Il cartellino giallo che l’arbitro commina a tre minuti dalla fine al tallonatore bianco-rosso dopo una serie di falli professionali giunge troppo tardi ed ha il sapore della beffa. Una fugace apparizione di Falchi per un Fossati claudicante precede di poco il triplice fischio finale. Il gioco c’è, la squadra riceve i complimenti dagli allenatori avversari ma purtroppo per rimanere in serie B servono i punti. Adesso due turni di riposo, poi la faticosa trasferta di Capoterra: gli Amatori per la prima volta vanno a giocare fuori del continente. AMATORI GENOVA: 15 Sacchini; 14 Fossati (dal 79’ Falchi); 13 Marcellino; 12 Filippone; 11 Tricoli; 10 Colloca M.; 9 Barabino; 8 Palomba; 7 Gargiullo; 6 Bia (dal 46’ Zerbetto); 5 Barioglio; 4 Caruso; 3 Giacobbe; 2 Della Valle; 1 Panetta; All. Marshallsay P. Mete: 2-4; Punti: 0-5; |
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